Brooklyn Bridge

La storia del Brooklyn Bridge

Nei primi anni del 19° secolo, New York stava per traboccare: sempre più immigranti arrivarono nella città per realizzare il loro sogno di una vita migliore. Vista la mancanza di spazio abitativo, la gente cominciò a spostarsi verso Brooklyn sull’altra parte dell’East River. Alla fine del 19° Brooklyn diventò la terza città più grande degli Stati Uniti. L’East River allora era usato in gran parte per il trasporto di merci ed alimentari da Brooklyn a Manhattan e fu quindi non solo un fattore economico importante ma anche essenziale per la sopravvivenza. Nell’inverno del 1867 si gelò il fiume e il commercio si fermò: bisognava fare qualcosa! E fu allora che concessero il permesso di costruire un ponte.

brooklyn bridge a east river

L’ingegnere capo del Brooklyn Bridge si chiamava John August Roebling – uno studioso ed ingegnere di ponti proveniente da Turingia ed immigrato in America insieme a genitori e sorelle. Nel 1857 disegnò i primi abbozzi e schizzi per il ponte. Due cose l’aiutarono molto: la sua esperienza nella costruzione di piccoli ponti sospesi negli anni precedenti e la sua conoscenza professionale sull’acciaio: nella sua fabbrica fece sviluppare dei cavi d’acciaio più flessibili e resistenti. Per intrecciare i 4 cavi principali del ponte furono necessari incredibili 22.000 km (!) di cavi d’acciaio.

Grazie alla sua lungimiranza di allora a proposito di materiali, il Brooklyn Bridge ha ancora oggi una grande importanza. L’ingegnere scelse pietra arenaria e granito per i pilastri, e l’acciaio anziché ferro allora in uso frequentemente. Questo portò il vantaggio che il ponte poteva sopportare un carico maggiore e resistere meglio a movimenti o oscillazioni. Se avesse usato il ferro (come era consueto a quei tempi), il ponte non avrebbe retto al peso delle tante macchine, camion e allora anche tram e treni.

Vista su Manhattan da Brooklyn Bridge Park
© Paul Stein Flickr

Dalla sua idea di usare una struttura d’acciaio traevano profitto anche gli architetti e progettisti della città: ma non pensavano come John August Roebling al suo uso in orizzontale, ma in verticale. Fu allora che nacque l’idea di costruire dei grattacieli

La famiglia Roebling dovette fare tanti sacrifici a causa del Brooklyn Bridge: John August muri poco dopo l’inizio della costruzione per un’infezione di tetano. Suo figlio, che prese la direzione del progetto, ebbe un incidente mentre eseguiva dei lavori sott’acqua alle fondamenta dei pilastri e fu costretto a vivere legato alla sedia a rotelle. Da allora in poi fu sua moglie Emily la forza dirigente dietro il progetto, ed ebbe l’onore di attraversare per prima il ponte il giorno dell’inaugurazione.

Durante i lavori, il ponte si chiamava „East River Bridge“, ma anche il nome odierno „Brooklyn Bridge“ originariamente non fu il nome completo perché si chiamava „New York and Brooklyn Bridge“. Alla sua inaugurazione nel 1883, dopo 14 anni di lavori, il Brooklyn Bridge era l’ottava meraviglia del mondo e il ponte sospeso più lungo del mondo. Quindi non c’è da sorprendersi se il Brooklyn Bridge è un simbolo ufficiale della città di New York City e un emblema storico degli Stati Uniti.

Il ponte oggi

Oggi, circa 120.000 autoveicolo attraversano ogni giorno il Brooklyn Bridge usando ben 6 corsie. 4.000 pedoni e 3.000 ciclisti usano il livello superiore per raggiungere Brooklyn, o Manhattan.

Dovreste assolutamente: attraversare a piedi il Brooklyn Bridge e godervi la vista sul lato est di Manhattan con il molo 17 e l’East River– vi consiglio di partire dal Brooklyn Bridge Park oppure da Brooklyn Heights). Ma non vi stupite (perché a noi è successo): ci vuole più tempo di quello che si possa pensare. Calcolate circa 45 minuti per i 1.833 metri. L’orario non importa, la vista è spettacolare a qualsiasi ora del giorno o della notte!

Attualmente ci sono dei lavori in corso: stanno pitturando ed eseguendo la manutenzione. Se volete comunque attraversare il ponte, informatevi sugli orari di chiusura (di solito per la notte e i fine settimana).

brooklyn bridge

New York City Waterfalls

Nel 2008 il Brooklyn Bridge divenne un’opera d’arte: l‘artista Olafur Eliasson mise in scena il progetto „New York City Waterfalls“. Quattro cascate decorano ora i ponti sull’East River.

I nostri consigli:

  1. Visitate la passeggiata di Brooklyn Heights. La Furman Street si trova direttamente di fronte a Manhattan sull’East River. Attenzione: vista da cartolina!
  2. Se il tempo lo permette: Potete rilassarvi nel Brooklyn Bridge Park, che arriva fino all’East River.Così riprendete forze per il ritorno a piedi. Il parco è spesso location per matrimoni.

Orari:

Accessibile sempre, ingresso gratuito

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Sull’autore

Steffen

Sono un appassionato assoluto di New York e sono stato a New York giá 21 volte. Sul nostro sito vi faccio vedere i posti migliori e più belli della città in modo che possiate divertirvi davvero!

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